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Banche, intervento da 12 miliardi
di Isabella Bufacchi
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29 novembre 2008
Una forchetta stretta tra 10 e 12 miliardi: a tanto potrebbero ammontare gli strumenti ibridi di patrimonializzazione sottoscritti dal Tesoro su specifica richiesta delle banche. La stima è del ministro dell'Economia Giulio Tremonti che ieri in conferenza stampa ha illustrato il provvedimento "per il sostegno delle piccole imprese e delle famiglie evitando restrizioni al credito". Dopo settimane di trattative con il sistema bancario, il consiglio dei ministri ha infine approvato almeno una norma-quadro che autorizza il Mef "fino al 31 dicembre 2009" a sottoscrivere strumenti computabili nel patrimonio di vigilanza a favore di banche e gruppi bancari italiani con "azioni negoziate su mercati regolamentati".
Questa misura straordinaria, in linea con quanto sta accadendo in altri Stati membri dell'Ue, imposta l'intervento pubblico nel capitale delle banche prefissando alcune linee di principio che saranno in seguito attuate nel dettaglio con l'entrata in vigore di un decreto ad hoc: per "la modalità esatta dello strumento dobbiamo aspettare un accordo con il sistema bancario che sarà sancito con un decreto del ministro", ha precisato ieri il direttore generale del ministero dell'Economia, Vittorio Grilli.
Il testo dell'art.12 dedicato alle "obbligazioni bancarie speciali" sembra lasciare aperta la porta all'utilizzo di due strumenti ibridi: le obbligazioni subordinate perpetuee (che contribuiscono al patrimonio di vigilanza Tier-1) e le obbligazioni convertibili (che servono per il capitale Core Tier-1): la norma infatti stabilisce che gli strumenti "possono essere strumenti convertibili". Viene confermata, come nelle attese, la formula della conversione in azioni ordinarie "su richiesta dell'emittente", dunque della banca.
Il provvedimento non alza il velo sulla remunerazione di questi strumenti ibridi, in quanto non fissa il livello della cedola ma la subordina agli utili distribuibili. In un comunicato diramato ieri sera il presidente dell'Abi Corrado Faissola ha puntualizzato: "La disponibilità a sottoscrivere strumenti finanziari trova il nostro apprezzamento. Attendiamo di conoscere le specifiche condizioni economiche, che dovranno essere a termini di mercato, per esprimere un giudizio più compiuto". Il Mef dal canto suo è disposto ad acquistare questi bond solo a condizione che "l'operazione risulti economica nel suo complesso": Tremonti ha precisato che questi titoli ibridi avranno un rendimento più alto del costo della raccolta dello Stato e che quanto guadagnato dalle casse pubbliche sarà impegnato in cause sociali. Resta da vedere a quale rendimento verranno eventualmente emessi i titoli di Stato mirati al finanziamento di questa sottoscrizione.
Per accedere a questa finestra di opportunità, le banche sono chiamate a rispettare una serie di adempimenti: dovranno assumersi gli impegni definiti in un protocollo d'intenti con il Mef in merito al livello e alle condizioni del credito alle Pmi e alle famiglie e anche alla politica dei dividendi (che deve garantire adeguati livelli di patrimonializzazione). Le banche che emitteranno questi speciali bond dovranno inoltre accettare un "codice etico" che riguarderà anche la remunerazione dei vertici aziendali.
La Banca d'Italia, il Parlamento e le prefetture sono chiamate a svolgere ruoli importanti in questa speciale ricapitalizzazione delle banche con denaro pubblico: la prima dovrà supervisionare e valutare le condizioni economiche dell'operazione; il Mef riferirà al Parlamento "periodicamente" sui flussi di finanziamento all'economia con "dati disaggregati per regione e categoria economica"; nelle prefetture sarà istituito uno speciale osservatorio con la partecipazione dei soggetti interessati.
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2008-11-07
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2008-11-29 Banche, intervento da 12 miliardi di Isabella Bufacchi commenti - |Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci 29 novembre 2008 Una forchetta stretta tra 10 e 12 miliardi: a tanto potrebbero ammontare gli strumenti ibridi di patrimonializzazione sottoscritti dal Tesoro su specifica richiesta delle banche. La stima è del ministro dell'Economia Giulio Tremonti che ieri in conferenza stampa ha illustrato il provvedimento "per il sostegno delle piccole imprese e delle famiglie evitando restrizioni al credito". Dopo settimane di trattative con il sistema bancario, il consiglio dei ministri ha infine approvato almeno una norma-quadro che autorizza il Mef "fino al 31 dicembre 2009" a sottoscrivere strumenti computabili nel patrimonio di vigilanza a favore di banche e gruppi bancari italiani con "azioni negoziate su mercati regolamentati". Questa misura straordinaria, in linea con quanto sta accadendo in altri Stati membri dell'Ue, imposta l'intervento pubblico nel capitale delle banche prefissando alcune linee di principio che saranno in seguito attuate nel dettaglio con l'entrata in vigore di un decreto ad hoc: per "la modalità esatta dello strumento dobbiamo aspettare un accordo con il sistema bancario che sarà sancito con un decreto del ministro", ha precisato ieri il direttore generale del ministero dell'Economia, Vittorio Grilli. Il testo dell'art.12 dedicato alle "obbligazioni bancarie speciali" sembra lasciare aperta la porta all'utilizzo di due strumenti ibridi: le obbligazioni subordinate perpetuee (che contribuiscono al patrimonio di vigilanza Tier-1) e le obbligazioni convertibili (che servono per il capitale Core Tier-1): la norma infatti stabilisce che gli strumenti "possono essere strumenti convertibili". Viene confermata, come nelle attese, la formula della conversione in azioni ordinarie "su richiesta dell'emittente", dunque della banca. Il provvedimento non alza il velo sulla remunerazione di questi strumenti ibridi, in quanto non fissa il livello della cedola ma la subordina agli utili distribuibili. In un comunicato diramato ieri sera il presidente dell'Abi Corrado Faissola ha puntualizzato: "La disponibilità a sottoscrivere strumenti finanziari trova il nostro apprezzamento. Attendiamo di conoscere le specifiche condizioni economiche, che dovranno essere a termini di mercato, per esprimere un giudizio più compiuto". Il Mef dal canto suo è disposto ad acquistare questi bond solo a condizione che "l'operazione risulti economica nel suo complesso": Tremonti ha precisato che questi titoli ibridi avranno un rendimento più alto del costo della raccolta dello Stato e che quanto guadagnato dalle casse pubbliche sarà impegnato in cause sociali. Resta da vedere a quale rendimento verranno eventualmente emessi i titoli di Stato mirati al finanziamento di questa sottoscrizione. Per accedere a questa finestra di opportunità, le banche sono chiamate a rispettare una serie di adempimenti: dovranno assumersi gli impegni definiti in un protocollo d'intenti con il Mef in merito al livello e alle condizioni del credito alle Pmi e alle famiglie e anche alla politica dei dividendi (che deve garantire adeguati livelli di patrimonializzazione). Le banche che emitteranno questi speciali bond dovranno inoltre accettare un "codice etico" che riguarderà anche la remunerazione dei vertici aziendali. La Banca d'Italia, il Parlamento e le prefetture sono chiamate a svolgere ruoli importanti in questa speciale ricapitalizzazione delle banche con denaro pubblico: la prima dovrà supervisionare e valutare le condizioni economiche dell'operazione; il Mef riferirà al Parlamento "periodicamente" sui flussi di finanziamento all'economia con "dati disaggregati per regione e categoria economica"; nelle prefetture sarà istituito uno speciale osservatorio con la partecipazione dei soggetti interessati.
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